Dal 1° gennaio 2024, le plusvalenze su cessioni di
immobili oggetto di interventi agevolati con il c.d. "superbonus"
conclusi da non più di dieci anni sono tassate come redditi diversi ai
fini dell'IRPEF.
Il documento, dopo aver riepilogato le prime
interpretazioni dell'Agenzia delle entrate in relazione a tale nuova
fattispecie impositiva, esamina alcuni aspetti ancora controversi.
L'analisi si concentra su alcune casistiche non
immediatamente riconducibili al nuovo presupposto imponibile, offrendo
una chiave di lettura in relazione ai dubbi interpretativi che ancora
restano aperti. In particolare, le tematiche oggetto
di indagine nel documento sono le seguenti: immobile acquisito per
successione e successivamente oggetto di interventi "superbonus";
immobile acquistato fruendo del "sismabonus acquisti" in versione
"superbonus"; interventi "superbonus" effettuati dal donante;
immobile oggetto di interventi "superbonus" senza trasformazione
urbanistica ed edilizia; cessione dell'immobile antecedentemente alla
fine dei lavori; cessione tramite il contratto di "rent to buy".