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Il rischio penale dell’attività dell’esperto facilitatore nella composizione negoziata

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Il documento di ricerca "Il rischio penale dell'attività dell'esperto facilitatore nella composizione negoziata", soffermandosi sulla composizione negoziata - una delle novità di maggior rilievo del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza -, esamina i potenziali profili delle responsabilità penali dell'esperto indipendente.

Muovendo dalla definizione contenuta dal Codice della crisi e soffermandosi sulle indicazioni fornite in ordine all'attività di facilitatore che lo stesso Codice gli attribuisce, enfatizzando la circostanza che l'attività dell'esperto non è equiparabile a quella dell'attestatore, il documento sgombra il campo da possibili equivoci interpretativi e spiega come l'esperto non sia investito di un munus pubblicistico, tale da poter essergli contestate ipotesi riconducibili ai delitti dei pubblici ufficiali.

Nella parte conclusiva, il documento si sofferma sulla problematica possibilità che l'esperto possa essere chiamato a rispondere, in ossequio alle ordinarie regole che disciplinano il concorso di persone per eventuali reati commessi dall'imprenditore, o da altri soggetti con i quali sia entrato in rapporto, dei reati di bancarotta, fornendo indicazioni utili a perimetrare il campo della rilevanza penale di atti od omissioni dell'esperto.


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