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Osservatorio Economico - Febbraio 2013

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L'Osservatorio economico Irdcec di Febbraio 2013 segnala il miglioramento del clima di fiducia generale a livello globale a cui si contrappongono le difficoltà dell'economia europea che presenta dinamiche congiunturali molto differenti, soprattutto tra Germania, in decisa ripresa, e Italia, in profonda recessione.

Sommario di questo numero:

  • Presentazione e sintesi.
  • Congiuntura internazionale.
  • Previsioni Italia.
  • Congiuntura italiana: il clima di fiducia.
  • Congiuntura italiana: indicatori mensili.
  • Congiuntura italiana: indicatori trimestrali.
  • Andamenti di finanza pubblica.
  • Entrate tributarie mensili.
  • Indicatori finanziari.
  • La struttura delle retribuzioni in Italia.
  • Grafici.

Presentazione e sintesi.

Continua a migliorare il clima di fiducia generale e si rafforzano le aspettative di una ripresa economica mondiale più sostenuta nella seconda parte del 2013, ma in europa e in italia in particolare permangono condizioni di stazionarietà associate a difficoltà finanziarie di alcuni paesi. Da segnalare, in particolare, il balzo in avanti dell'indice Zew in Germania a marzo, che sottolinea come l'economia tedesca stia rapidamente riprendendo il sentiero di crescita economica che aveva moderatamente abbandonato nella seconda parte del 2012, e i negativi dati italiani relativi all'occupazione, che a gennaio accelera la caduta, e alla produzione industriale, che ha fatto registrare un'altra frenata a febbraio dopo il +0,1% a gennaio.   

OUTLOOK GLOBALE - ripresa universale della fiducia secondo il "Markit Global Business Outlook Survey". I principali bollettini economici congiunturali segnalano una generale ripresa della fiducia nell'economia in molte aree del globo ma con intensità e dinamiche differenti. Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Germania e Altre economie emergenti, tra cui si segnala il Brasile, hanno assunto un ruolo guida grazie alla positiva dinamica industriale e alla crescita sostenuta del commercio estero. In Germania, l'indice Zew di febbraio è balzato a 48,6 punti molto al di sopra delle attese. In febbraio negli Usa sono stati creati 236 mila posti di lavoro in più e il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,9 al 7,7%

OUTLOOK ITALIA - Nell'ultimo trimestre del 2012 il pil italiano è diminuito del 2,8% in termini tendenziali determinando un calo annuale del 2,4%, decisamente superiore al 2,1% segnalato nelle ultime previsioni circolate a gennaio 2013. A differenza delle principali economie industrializzate del mondo, l'economia italiana fa registrare una profonda recessione economica. La tendenza congiunturale negativa è confermata dal crollo della produzione industriale a febbraio che in termini tendenziali è pari a -3,3% e dall'aumento vertiginoso del numero di disoccupati che a gennaio 2013 sono cresciuti del 3,8% rispetto a dicembre 2012, mentre il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il livello record del 38,7%. I dati definitivi sul 2012, resi noti dall'Istat a inizio del mese di marzo, raccontano di un'Italia duramente colpita dalla recessione economica e dall'austerità finanziaria. In particolare, la flessione del Pil del 2,4% in termini reali è accompagnata da un rapporto deficit/pil del 3% e da un rapporto debito/pil del 127%, mentre gli investimenti fissi lordi sono crollati dell'8%, i consumi sono diminuiti del 3,9% e la spesa delle famiglie si è contratta del 4,3%. La pressione fiscale ufficiale si è portata al 44%, mentre quella reale, qui stimata secondo criteri più prudenziali rispetto ai precedenti osservatori, è pari a  52,9%.


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